Dipinti Cantati
“Patachitra” è una forma di narrazione indiana illustrata su carta, una tradizione millenaria, ma allo stesso tempo attuale. Circa una ventina di Pata, in inglese Scrolls, lunghe strisce di carta dipinta, costituiranno il filo conduttore della mostra DIPINTI CANTATI – Le Singing Women della tradizione indiana. La mostra si terrà presso il Filatoio di Caraglio, dal 10 Luglio al 14 Settembre 2015, e presenterà al pubblico le insolite opere di donne Cantastorie del Bengala Occidentale (India) che, ancora oggi, narrano fatti con l’ausilio del canto e di dipinti; nei loro “racconti cantati” le vicende narrate si alternano con quelle di attualità o di interesse sociale.
Le cantastorie della comunità Naya – circa 200 km da Calcutta (India) – si servono di varie fonti di ispirazione. Il Governo Indiano spesso si rivolge a loro per veicolare, attraverso le pitture e i canti tematiche di pubblico interesse, ad esempio per informare sulla piaga dell’HIV, sul controllo delle nascite o sensibilizzare alla salvaguardia dell’ambiente. Ciò che colpisce è l’immediatezza comunicativa di questi dipinti.
Le donne Patua descrivono nei loro Scrolls problematiche di vita quotidiana nei villaggi e argomenti della Mitologia indiana, ma oggi affrontano anche fatti di attualità mondiale, visti in TV e poi rielaborati nel loro linguaggio tradizionale.
L’idea della mostra itinerante DIPINTI CANTATI – Le Singing Women della tradizione indiana, presentata il 10 luglio presso il Filatoio di Caraglio, è nata dall’incontro con questa modalità narrativa e di comunicazione.
Le curatrici hanno visitato il villaggio Naya (nel Bengala Occidentale, India) e hanno scelto una serie di dipinti tra i più significativi e attuali tutti realizzati da donne Cantastorie. Un’esposizione che sostiene una particolare forma espressiva e contribuisce a diffondere il sapere di queste donne.
Al primo piano del Filatoio di Caraglio saranno esposte una ventina di queste lunghe strisce dipinte. Un’occasione per scoprire quanto ampi e sempre più ricchi siano gli orizzonti artistici dell’India, in costante dialogo tra tradizione e modernità e come, per una volta, siano prevalentemente nelle mani delle donne.
Inoltre saranno esposti presso il Filatoio di Caraglio, a corredo della mostra, alcuni coloratissimi Sari in seta.
Un filo di seta ideale collegherà così l’originaria attività del Filatoio con la tradizionale produzione serica del subcontinente indiano.